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Senato USA: possibile rischio cardiaco per l’antidiabetico Avandia


22 Febbraio 2010 - Un rapporto del Senato degli Stati Uniti ha posto l’accento sul possibile rischio cardiovascolare del farmaco antidiabetico Avandia ( Rosiglitazone ).

Secondo il rapporto, la società produttrice di Avandia, GSK ( GlaxoSmithKline ), era a conoscenza del rischio cardiaco associato al farmaco molto prima della pubblicazione sul NEJM, nel 2007, della meta-analisi di Steven Nissen.

Il rapporto accusa anche l’Agenzia federale degli Stati Uniti per il controllo dei farmaci, FDA ( Food and Drug Administration ) di aver permesso l’effettuazione di uno studio anche se era a conoscenza dei possibili rischi a livello cardiaco.

Nel 2007, l’FDA chiese a GSK di effettuare uno studio clinico per valutare la sicurezza cardiovascolare di Avandia; lo studio TIDE ( Thiazolidinedione Intervention With Vitamin D Evaluation ).
Lo studio sta arruolando pazienti con l’obiettivo di raccogliere 16.000 adesioni. Un altro endpoint dello studio è verificare il ruolo della Vitamina-D nella prevenzione del diabete.
Prenderanno parte allo studio pazienti con diabete di tipo 2 di età uguale o superiore ai 50 anni, che hanno sofferto di un infarto miocardico o un ictus, o sono stati sottoposti ad un intervento cardiochirurgico, o stanno assumendo un farmaco antipertensivo e/o un farmaco ipolipidemizzante.

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